La quinta Mostra Provinciale, Pisa, dicembre 1934 - gennaio 1935

Premessa

Questa mostra necessita di una breve presentazione perché si assiste ad una svolta. Dopo le prime tre edizioni che avevano visto una ampia partecipazione, la quarta mostra nelle sue ridotte presenze rappresentava il segno di una crisi. Con la quinta mostra si procede ad un radicale rinnovamento che, evidentemente, aveva avuto bisogno di tempo ed infatti l’esposizione viene spostata dal tradizionale appuntamento primaverile al periodo invernale. L’obiettivo è quello di ridurre le presenze e migliorare la qualità della mostra a scapito della quantità. Viene introdotto un Regolamento – visibile alla fine del testo – a firma del nuovo Fiduciario Provinciale del Sindacato Fascista Belle Arti, Ferruccio Pizzanelli. Nel Regolamento vengono introdotte regole di partecipazione - una delle prime è l’iscrizione al Sindacato - ed a questo si aggiunge una Commissione Giudicatrice per effettuare una ulteriore selezione che porta ad una partecipazione di soli 24 artisti e ad un numero di 120 opere.

 

 

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5 Mostra Provinciale

Pisa, dicembre 1934 – gennaio 1935

 

COMITATO ORGANIZZATORE

Dr. Ing. RANIERI FIASCHI

Presidente dell’Unione Provinciale dei Sindacati Fascisti Professionisti ed Artisti

Pittore FERRUCCIO PIZZANELLI

Fiduciario del Sindacato Provinciale Belle Arti

Prof. ALBERTO NICCOLAI

Presidente del Museo Civico di Pisa

Arch. ORESTE ZOCCHI

per la Sovrintendenza all’Arte Medioevale e Moderna

Ing. Arch. FEDERICO SEVERINI

 

Ufficio di Segreteria

Pittore CASINI GIORGIO, Segretario

FRANCESCO TELLINI, Amministratore

 

 

 

Relazione della Commissione Giudicatrice

Ill.mo Sig. Commissario Ministeriale del Sindacato Fascista Belle Arti per la Toscana

Firenze

La Commissione incaricata della scelta delle opere che dovranno figurare alla Vª Mostra Provinciale del Sindacato Fascista Belle Arti di Pisa, si è riunita nelle sale del R. Teatro Verdi, sede della Mostra, giorni 31 Dicembre 1934 XIII e 2 gennaio 1935 XIII ed ha compiuto in perfetto accordo i suoi lavori.

Conformandosi al Regolamento della Mostra ha accolto benevolmente ogni tentativo giovanile ed ogni tendenza d’arte, accordando agli artisti invitati dal Sindacato di esporre gruppi di opere e dando modo a tutti gli inscritti di presentarsi il più compiutamente possibile, compatibilmente con le esigenze dello spazio.

Sono stati pertanto invitati n. 9 artisti con 73 opere e cioè 28 pitture, 13 sculture, 32 tra incisioni e disegni.

Sono stati accettati dopo esame 14 artisti con 47 opere e cioè 34 pitture, 1 scultura, 12 disegni e incisioni.

Dopo un attento esame e, in varie sedute, la Commissione ha dovuto procedere per selezione ed ha rifiutato n. 60 opere.

Riepilogando, sul totale delle opere presentate si è avuto una percentuale del 50% circa di opere accettate. Pertanto il complessivo delle opere esposte è risultato di n. 120 tra pitture, sculture, bianco e nero.

La Commissione è lieta di riscontrare come la Quinta Mostra d’Arte, allestita con le migliori intenzioni dal Sindacato Provinciale Belle Arti di Pisa possa dirsi manifestazione pienamente riuscita sia nella qualità come per la quantità delle opere d’arte in essa riunite.

Grata della fiducia accordatale la Commissione è sicura di avere adempiuto scrupolosamente al mandato affidatole dalla S.V. Saluti fascisti.

Pisa, 2 gennaio 1934 XIII

La Commissione

Ranieri Fiaschi, Augusto Gardelli, Mino Rosi, Giovanni Vannini, Ascanio Tealdi

 

 

Elenco degli artisti espositori

1 – Bonfanti Gino

2 – Caniaux Giovanni

3 – Casini Giorgio

4 – Chicca Maria Antonietta

5 – Cigheri Priamo

6 – Consortini Raffaello

7 – Conti Alfredo

8 – Ferri Ferruccio

9 – Furlanetto Manlio

10 – Griselli Italo

11 – Lupo Renzo

12 – Pagni Renzo

13 – Pierotti Ugo

14 – Pizzanelli Ferruccio

15 – Pizzarello Salvatore

16 – Rosi Mino

17 – Rossi Curzio

18 – Salvadori Renato

19 – Sementa Eugenio

20 – Signorini Mario

21 – Sirletti Augusto

22 – Sestini Vittorio

23 – Tealdi Ascanio

24 – Viviani Giuseppe

 

 

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Nella prefazione al Catalogo della IIIª Mostra Provinciale d’Arte mettevamo in evidenza la naturale selezione dei valori che determinano le annuali manifestazioni sindacali.

Questa Vª Mostra Provinciale ce ne dà piena la riprova.

Infatti chi guarderà con occhio non superficiale alle opere esposte noterà subito un miglioramento sensibilissimo e sostanziale su quelle che furono le prove degli anni decorsi e chi vorrà approfondire l’indagine dovrà affermare che questa nuova rassegna preparata con molto decoro rappresenta veramente qualcosa di più che significativo per la nostra Arte, in particolar modo per quanto di onesto e di sano, elementi inconfondibili della nostra toscanità, in quelle stesse opere si trova sinceramente espresso.

Con i vecchi artisti dal cuore sempre in pena per le immancabili ingiustizie dei giudici, ma sempre orgogliosi del loro capolavoro oleografico formato «cartolina», ormai dispersi lungo il cammino di questa ascesa faticosa ma pur gloriosa del Sindacato Pisano, sono rimasti indietro alcuni giovani dalle molte arie da predestinati, i quali sembrano promettere al mondo chi sa mai quali cose. Pareva che l’Arte con l’A maiuscola, l’avessero nel sangue, e non ci fosse barriera che impedisse loro la rapida corsa.

Sono rimasti invece con il pennello in rèsta e la tavolozza afferrata e mo’ di scudo, inconcludenti e incapaci dinanzi ai mulini a vento della loro presuntuosa fantasia.

I giovani che vuole il fascismo nei ranghi sono coloro che manifestano con la disciplina al lavoro una ferrea volontà di vittoria. Gli ipercritici, gli eterni melanconici e superuomini, i vecchi prima del tempo, ce li siamo trovati fra i piedi e non si sono accesi della nostra passione e sono rimasti indifferenti al comandamento «durare».

Nelle nostre file del Sindacato Pisano delle «Belle Arti» un gruppo di artisti capaci si delinea compatto e sicuro. Siamo certi che saprà sempre più affermare una nostra arte schietta e moderna nella patria di Giunta e di Giovanni.

Quanto cammino percorso dalla prima Mostra! Quante volte allora ci siamo sentiti ripetere dagli stessi pisani che a Pisa non esistevano artisti! Alla Biennale di Venezia, alla Quadriennale di Roma, all’Intersindacale di Firenze, ovunque vi siano rassegne nazionali importanti il nome degli Artisti Pisani figura con pieno decoro. Città vicine con tradizioni d’Arte contemporanea, guardano con ammirazione a ciò che si è fin qui compiuto in pochissimi anni.

Siamo inoltre certissimi che la prossima Mostra Provinciale, da organizzarsi per il Giugno Pisano, segnerà una nuova e più luminosa prova. «Marciare e non marcire» fu il motto di audaci ma vale forse più oggi che’, nel tempo di Mussolini, anche camminando con una certa speditezza c’è sempre da rimanere irrimediabilmente indietro.

f.

 

 

Salone

Priamo Cigheri (Pittore)

Fiori

Paese

Natura morta

Natura morta

 

Salvatore Pizzarello (Pittore)

Girasole

Fiori

Mia madre

Fiori e melagrani

Frutta

 

Renzo Lupo (Pittore)

Casa rosa

Bambina

Contadino

Uomo di campagna

Casolare

 

Ascanio Tealdi (Pittore)

Marina di Pisa

Bocca d’Arno

Fiori

Bocca d’Arno

L’Arno (Pisa)

 

Giuseppe Viviani (Pittore)

La barca tricolore

Il disoccupato

Sera di Marzo

Il Battistero

Camogli

Lo straniero

Il moro del Vapore Yamaica

Pineta

 

Italo Griselli (Scultore)

Testa di uomo (Terracotta)

Testa di donna (Bronzo)

Testa di giovinetta (Bronzo)

Statua «Il camminatore» (Bronzo)

Testa del «DUCE» (Bronzo)

 

 

Sala n.1

Ferruccio Pizzanelli (Pittore)

Natura morta

Paese – Le Piagge

Nudo sul mare

Pisa – Vecchio Ponte a Piglieri

Paese

 

Giovanni Caniaux (Pittore)

Paesaggio di Francia

Natura morta

Paese «Pisa»

Paese di Francia

 

Alessandro Volpi (Pittore)

Darsena

Carità divisa

Fosso dei Navicelli

Le boscaiole

Testa di bimba

 

Giorgio Casini (Pittore)

Natura morta

Bilancia sull’Arno

 

Maria Antonietta Chicca (Pittrice)

Giardino Scotto

Gerani

Ponte alla Fortezza

 

Raffaello Consortini (Scultore)

Busto virile

Ritratto dei genitori (Terracotta)

 

Vittorio Sestini (Scultore)

Ritratto di Mino Rosi

Ritratto di atleta

Ritratto di fanciulla

 

 

Sala n.2 (Bianco-Nero)

Salvatore Pizzarello (Disegni)

Renaioli

Via di fortezza

Natura morta

Duomo di Lucca

Musicista

Uliveto

Casa del Fosso

Sull’Arno

Strada di campagna

Il Ponte alla fortezza

 

Ferruccio Pizzanelli (Disegni)

Nudo

Testa di fanciulla

Testa di ragazzo

Disegno decorativo

 

Mino Rosi (Disegni e incisioni)

Paese

Sera d’Autunno

Venditore di bruciate

Racconto epico

 

Giorgio Casini (Disegni)

Casa di Valle

Case arrampicate

 

Renzo Lupo (Disegni)

Ragazza ebrea

Testa di bimbo

Vecchio contadino

Bimbi di campagna

Contadina

 

Renato Salvadori (Disegni)

Camposanto vecchio

Viaggio nel fondo della notte

Notturno

 

Giuseppe Viviani (Acqueforti e punte secche)

Coniugi

Donna nell’alberata

L’uccellino morto

Sulla terrazza

La Nenny

Autoritratto

 

Mario Signorini (Scultore)

«Dondolo»

 

 

Sala n.3

Eugenio Sementa (Pittore)

Paese

 

Curzio Rossi (Pittore)

Vendemmia

Sull’Arno

 

Manlio Furlanetto (Pittore)

Figura al sole

 

Ferruccio Ferri (Pittore)

Bracconiere

Colline

Strada di Fauglia

Piazza Municipale di Fauglia

Mese Mariano

 

Renzo Pagni (Pittore)

Angolo del Giardino «Scotto»

 

Augusto Sirletti (Pittore)

Ontani d’Inverno

Calambrone

Casa colonica

 

Gino Bonfanti (Pittore)

L’orto

 

Alfredo Conti (Pittore)

Fife

Il Casino del Cacciatore

 

Ugo Pierotti (Pittore)

Badia

Strada

 

Mario Furlanetto (Pittore)

Promesse

 

Raffaello Consortini (Scultore)

Torso d’idiota

Testa di fanciulla

Busto virile

 

 

Atrio d’ingresso (Bianco-nero)

Priamo Cigheri (Pittore)

Modella

Nudo – Figura femminile

Disegno

Disegno

 

Giorgio Casini (Pittore)

L’Arno dal Monte Pisano

Sughere

Donne alla sorgente

 

Ferruccio Pizzanelli

Monotipo

Disegno

Disegno

 

 

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REGOLAMENTO

ART. 1

Il Sindacato Provinciale Fascista Belle Arti di Pisa bandisce la quinta Mostra Provinciale. Essa avrà luogo nelle Sale del R. Teatro G. Verdi g.c.

ART. 2

La Mostra verrà aperta nel corr. Mese e si chiuderà il 20 gennaio 1935-XIII: accoglierà con la massima obbiettività ogni tendenza e scuola ma respingerà quelle opere che per banalità o dilettantismo si dimostrassero insufficienti.

ART. 3

Alla Mostra potranno prendere parti gli artisti regolarmente inscritti al Sindacato.

ART. 4

La Mostra è organizzata e diretta da un Comitato composto del Presidente dell’Unione Provinciale della Confederazione Fascista Professionisti e degli Artisti, dal Fiduciario del Sindacato Belle Arti, dal Segretario Amministrativo e da 3 membri nominati dallo stesso Presidente.

ART. 5

Alla Mostra concorreranno tutti gli artisti appartenenti al Sindacato di Pisa con opere di pittura, scultura, bianco nero e arte decorativa che non siano state mai esposte nella città sede della Mostra.

ART. 6

Una sala della Mostra sarà riservata al bianco e nero.

ART. 7

La scelta delle opere per l’esposizione è deferita ad una Giuria di cinque membri nominati dal Commissario Ministeriale del Sindacato Interprovinciale della Toscana.

ART. 8

Ogni artista non potrà inviare più di cinque opere. Le decisioni della Giuria sono inappellabili.

ART. 9

Entro il giorno 21 dicembre gli artisti che intendano prendere parte alla Mostra dovranno inviarne notifica al Sindacato Prov.  Fascista Belle Arti di Pisa, Palazzo alla Giornata.

Le opere dovranno giungere in perfetto ordine entro il 23 dicembre alla «Mostra Provinciale di Belle Arti – Teatro Verdi Pisa».

ART. 10

Gli artisti iscritti al Sindacato dovranno versare all’atto della notifica una quota di iscrizione di L. 10.

ART. 11

Al collocamento delle opere provvederà direttamente con decisioni inappellabili il Comitato ordinatore della Mostra.

ART. 12

Il Sindacato avrà diligente cura delle opere esposte, ma non assume nessuna responsabilità per gli eventuali danni, incendi, furti, smarrimenti e altro, che avvenissero nel viaggio di andata e ritorno o durante tutto il tempo in cui le opere rimarranno in consegna al Sindacato stesso.

ART. 13

L’ingresso alla Mostra sarà libero per tutti. Alla inaugurazione si accederà per invito e gli inscritti v’interverranno dietro esibizione della tessera sindacale.

ART. 14

Sul prezzo di vendita delle opere esposte il Sindacato preleverà un diritto del 15% anche se la vendita sarà fatta direttamente dall’autore.

ART. 19   (?!? ndr)

Il Comitato ed il Direttorio pubblicheranno un catalogo illustrato della Mostra. Gli artisti che consentissero la riproduzione delle rispettive opere nel catalogo dovranno inviare la fotografia delle opere stesse e L. 10 per il clichè di ciascuna, entro il giorno 10 dicembre p.v. alla sede del Sindacato Belle Arti Palazzo «alla Giornata» (Lungarno Regio) Pisa.

ART. 20   (?1? ndr)

Se la chiusura della mostra venisse prorogata il presente regolamento varrà per tutto il periodo di tempo della proroga stessa.

Tutte le comunicazioni relativa alla Mostra dovranno essere dirette al Fiduciario del Sindacato Belle Arti.

Pisa, lì 5 dicembre 1934-XIII

Il Fiduciario

Ferruccio Pizzanelli